Ansia, le 8 conseguenze dello stress che possono fare male alla nostra salute

Quando lo stress supera i livelli di guardia, il corpo reagisce scatenando una serie di reazioni fisiche precise che possono farci stare davvero male.

 Emicrania

Da un punto di vista evolutivo, l’ansia è la risposta dell’organismo a una situazione di «lotta o fuggi». Quando però lo stress supera i livelli di guardia, possono scatenarsi delle reazioni fisiche ben precise, una delle quali è l’emicrania che è così strettamente associata all’ansia «da non essere chiaro se sia quest’ultima a causarla oppure il contrario, ma di certo le persone che soffrono di emicrania hanno maggiori probabilità di avere disturbi di ansia», rileva la dottoressa Danica Barron su Insider.

Ansia e disturbi gastrointestinali

I sintomi dell’ansia possono scatenare una sorta di effetto domino, con l’apparato gastrointestinale a pagarne il conto più salato. Ecco perché non è raro che chi soffre di ansia abbia anche nausea, vomito e bruciori di stomaco: come viene però sottolineato sull’Harvard Health, il rovescio della medaglia è che i pazienti che lavorano sulla loro salute mentale hanno un tasso di successo più alto nel trattare i problemi gastrointestinali rispetto a quelli ricevono delle semplici cure mediche.

Tremito o tic

Come viene spiegato su Healthline, un tic «è un movimento incontrollabile e improvviso che si discosta dai normali gesti di una persona». Il che può tradursi in comportamenti quali ripetere gli stessi suoni verbali, sbattere velocemente le ciglia, tossire o fare delle smorfie, tutti fenomeni che possono essere provocati dall’ansia. A sentire però gli esperti, i tic non sono sintomi comuni dell’ansia, ma possono invece manifestarsi in persone con una personalità di tipo A, che mostrano comportamenti ossessivo-compulsivi e/o che hanno genitori/parenti che hanno a loro volta dei tic nervosi.

Influenze o raffreddori frequenti

Quando l’organismo rilascia troppo cortisolo (noto anche come l’ormone dello stress), questo va a indebolire il sistema immunitario. Il che si traduce in influenze o raffreddori più frequenti che, come sottolinea ancora la Barron, «non vengono a causa dell’ansia in sé, ma perché l’organismo non riesce a combattere le infezioni in modo efficace».

Peggioramento dei problemi cutanei preesistenti

L’ansia non scatena il prurito da sola, «ma chi soffre già di un problema cutaneo, come psoriasi, eczema o rosacea, l’infiammazione provocata da stress e ansia può finire con l’aggravarlo», avverte sempre la Barron, che mette poi in guardia anche dall’insorgenza di eventuali eruzioni cutanee.

Aumento della frequenza cardiaca

Quando l’organismo entra in modalità «lotta o fuggi», tutto accelera come reazione di difesa, compresa la frequenza cardiaca, spingendo molte persone a convincersi che stanno per avere un attacco di cuore, «quando in realtà sono semplicemente preda dell’ansia», fa notare la neuropsicologa Sanam Hafeez.

Vampate di calore, sudorazione e brividi

Un’altra reazione fisica scatenata dalla modalità «lotta o fuggi» è un drastico cambiamento nella temperatura corporea, con l’aumento di qualche grado del termometro interno. «Una condizione che si traduce in vampate di calore, sudorazione e brividi, perché il corpo cerca di trovare una sua regolazione», spiega la psicologa Lindsay Henderson.

Vertigini e stanchezza

Mentre si prepara al «lotta o fuggi», il corpo accelera il consumo di ossigeno, «e questo lo costringe a rispondere alla circolazione più veloce dell’aria attraverso il flusso sanguigno con respiri corti e deboli, che provocano capogiri e debolezza e lasciano una sensazione di formicolio sulla pelle», conclude la Henderson.

 

 

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